Pilastrello

Già dal nome della località si intuisce la presenza di un pilastro, probabilmente religioso, nella zona dove sorse l’abitato.
Le notizie più antiche in merito a Pilastrello si hanno nel ‘300 quando trattando dell’assetto territoriale di Renazzo si fa riferimento al fatto che Renazzo si trova a sud di Pilastrello (desuper pilastrum).
Un’altra citazione importante è del 1565, per la quale, durante una visita pastorale, si indica una chiesina officiata da un frate e ben tenuta. Col passare del tempo si rende stabile la presenza di un cappellano dipendente da Renazzo. E’ del 1648 una relazione che cita espressamente la riconferma di un cappellano (don Martino Facchini) da parte del parroco renazzese.
La struttura attuale dell’oratorio risale al periodo 1733-1755, anni nei quali venne anche restaurata l’immagine quattrocentesca della Vergine, e venne abbattuto il portico che dava a sud per realizzare una nuova cappella.
Nell’800 si assiste ad un progressivo aumento dell’influenza da parte della famiglia Spada nell’elezione del cappellano di Pilastrello. Dagli Spada l’oratorio passa ai duchi Ravaschieri, e da questi, tramite atto notarile del 1974, l’oratorio viene donato alla comunità di Renazzo.
In quel periodo l’oratorio vessava in condizioni a dir poco fatiscenti; e così grazie all’interessamento del parroco di Renazzo e della popolazione delle frazioni circostanti venne realizzata un’imponente opera di restauro che ci permette oggigiorno di godere ancora della presenza di questo piccolo santuario, scampato miracolosamente alla devastazione portata dai sismi del Maggio 2012.